PNRR, pubblicato il bando da 900 milioni di euro per le reti idriche

Data: 
21/03/2022

PNRR, pubblicato il bando da 900 milioni di euro per le reti idriche

Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato l'avviso per l'assegnazione dei 900 milioni di euro destinati, dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, al miglioramento delle reti idriche, in particolare alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti; il 40% delle risorse complessive, pari a 360 milioni di euro, è destinato prioritariamente alle Regioni del Sud, (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).

Per quanto riguarda invece le tempistiche, le proposte di finanziamento potranno essere presentate attraverso la Piattaforma “Gestione Misure” in due finestre temporali:

- dal 19 aprile 2022 ed entro il 19 maggio 2022 e consentirà di allocare i primi 630 milioni di euro;

- dal 1° settembre 2022 ed entro il 31 ottobre 2022 per l'assegnazione dei rimanenti 270 milioni.

Le risorse eventualmente non allocate nella prima fase verranno rese disponibili nella successiva, e verranno erogate sotto forma di sovvenzione diretta a fondo perduto.

Ai fini della presentazione delle richieste di finanziamento i soggetti proponenti, cioè gli Enti di Governo d’Ambito, individuano l’ambito di intervento oggetto della proposta, con particolare riferimento a reti di distribuzione, porzioni di rete o gruppi di reti che risultano particolarmente critici dal punto di vista degli indicatori di cui all’Allegato 1 della Deliberazione ARERA 917/2017/R/idr.

L’ambito di intervento deve avere almeno una delle seguenti caratteristiche:

a) popolazione servita maggiore di 100.000 abitanti;

b) nel caso in cui la popolazione servita sia minore o uguale a 100.000 abitanti, coincidere con l’intero ambito territoriale ottimale o sub-ambito, ovvero con l’intera popolazione servita per i soggetti di cui all’articolo 4 comma 2 lettere a e b del bando.

In particolare, il bando del Mims elenca un insieme di progetti potenzialmente ammissibili a finanziamento:

- rilievo delle reti idriche e loro rappresentazione tramite GIS per procedere all’asset management dell’infrastruttura;

- installazione di strumenti smart per la misura delle portate, delle pressioni, dei livelli dell’acqua nei serbatoi e degli altri parametri eventualmente critici per la qualità del servizio erogato (p.e. parametri analitici dell’acqua);

- modellazione idraulica della rete;

- installazione delle valvole di controllo delle pressioni per la riduzione delle perdite;

- distrettualizzazione delle reti e controllo attivo delle perdite;

- pre-localizzazione delle perdite tramite metodi classici (acustici) e innovativi (radar, scansioni da satellite e/o aereo, etc.);

- identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare, assistita dal modello idraulico e da strumenti di supporto alla decisione;

- interventi di manutenzione straordinaria, rifacimento e sostituzione di tratti di reti idrica, sulla base dei risultati delle attività precedentemente indicate;

- strumenti di smart-metering per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza.

Le proposte presentate devono assicurare la misurabilità e verificabilità nel tempo degli obiettivi che si prevede di raggiungere e delle fasi di realizzazione delle opere sottese.

Il contributo riconoscibile per ogni proposta ammessa a finanziamento è preferibilmente compreso nell’intervallo tra 5 milioni di euro e 50 milioni di euro e l’entità del cofinanziamento è funzione della verifica, da parte di ARERA, di alcune condizioni previste dal Bando.

Le proposte presentate verranno esaminate da una Commissione di Valutazione, costituita da componenti nominati dalla Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche di cui almeno uno designato da ARERA e uno designato dalla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili.

La Regione Emilia-Romagna ha lavorato, con grande impegno, insieme al Governo per rendere il più possibile la misura coerente anche con le necessità delle regioni in cui il servizio è già di elevata qualità e in linea con le norme europee e quelle dell’Autorità Nazionale ARERA. Nella prima fase la definizione degli interventi è stata seguita attentamente e coordinata dalla Regione, per passare ora, con la pubblicazione del Bando, ai destinatari dei finanziamenti, cioè gli enti d’ambito, e quindi ATERSIR per l’Emilia-Romagna.

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