14 jul 2025
Servizio idrico
Servizio Idrico - Contributi per il potenziamento dei Servizi Ecosistemici ai sensi della D.G.R 1360/2024
Con delibera n. 29 del 23 giugno 2025 il Consiglio d’Ambito di ATERSIR ha approvato il disciplinare che definisce le modalità operative per la gestione dei contributi volti a potenziare i servizi ecosistemici ai sensi della D.G.R. n. 1360/2024 “Indirizzi e linee guida relative all’individuazione e al finanziamento tramite tariffa di interventi volti a potenziare i servizi ecosistemici utili a garantire il mantenimento e la riproducibilità della risorsa idrica ad uso civile e a ridurre l’impatto derivante dalla gestione delle opere del Servizio Idrico Integrato sui corpi idrici regionali”.
Di seguito le tipologie di interventi finanziabili:
- LINEA A. Interventi volti al contenimento dell’inquinamento di origine diffusa nelle aree di salvaguardia sottese ai prelievi ad uso acquedottistico individuate ai sensi dell’art. 94 del D.lgs. 152/06.
In tal senso, potranno essere oggetto di finanziamento attraverso la tariffa del Servizio Idrico:
- interventi di realizzazione di fasce tampone lungo fossi stradali che costeggiano strade extraurbane ad alta intensità di traffico rii naturali e canali artificiali;
- interventi di realizzazione di volumi d’invaso a scopo plurimo (laminazione e fitodepurazione) lungo fossi stradali che costeggiano strade extraurbane ad alta intensità di traffico, rii naturali e i canali artificiali.
Gli interventi proposti dovranno essere realizzati nelle aree di salvaguardia di cui al Piano di Tutela delle Acque vigente.
Destinatari dei contributi possono essere: i fornitori di acqua all’ingrosso i Comuni o le Unioni di Comuni o Comuni associati, i Consorzi di Bonifica. - LINEA B. Interventi volti al miglioramento dell’infiltrazione profonda, al contenimento della veicolazione di inquinanti e alla limitazione degli apporti di acque meteoriche verso le reti fognarie in ambito urbano.
Potranno essere finanziati tramite la tariffa del Servizio Idrico:
- interventi di de-sealing;
- interventi di sostituzione di pavimentazioni impermeabili con pavimenti permeabili;
- interventi di realizzazione di sistemi di drenaggio sostenibili (trincee filtranti, canali filtranti, stagni e zone umide, canali vegetati);
- interventi di realizzazione di sistemi per la raccolta e il riuso delle acque meteoriche.
L’area di interesse per l’applicazione di questi interventi è rappresentata dagli Agglomerati, così come individuati alla DGR 201/2016 e s.m.i., localizzati nelle aree collinari e montane.
Destinatari dei contributi possono essere: i Comuni, le associazioni di Comuni o Unioni di Comuni, i gestori del Servizio Idrico Integrato. - LINEA C. Interventi volti al miglioramento dell’abbattimento dei carichi inquinanti presso gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane anche ai fini del riutilizzo ad uso irriguo delle acque reflue depurate.
Potranno essere finanziati tramite la tariffa del Servizio Idrico:
- interventi per la realizzazione di sistemi di distribuzione e stoccaggio delle acque reflue depurate, provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane individuati dalla Regione con propria direttiva.
Le aree di interesse sono quelle in corrispondenza dei depuratori del Servizio Idrico Integrato con trattamento almeno di tipo terziario.
Destinatari dei contributi possono essere: i Gestori del Servizio Idrico, i Consorzi di bonifica. - LINEA D. Interventi di riqualificazione idraulico-ambientale degli alvei e delle aree di pertinenza del reticolo idrografico naturale ed artificiale.
E’ possibile realizzare, a carico della tariffa, la seguente tipologia di interventi:
- scale di risalita per la fauna ittica sulle opere di presa;
- interventi per il ripristino del flusso dei sedimenti da monte a valle delle opere di presa;
- interventi di recupero morfologico e di riconnessione ecosistemica delle aree perifluviali eventualmente disconnesse a seguito della realizzazione delle opere di presa;
- interventi per il mantenimento di condizioni idonee allo sviluppo di ecosistemi e di habitat di specie acquatiche su corpi idrici superficiali interessati da prelievi ad uso acquedottistico (es. realizzazione di pozze o piccoli bacini per la sopravvivenza della fauna ittica nel periodo estivo, regolazione della vegetazione ripariale ai fini del controllo delle formazioni azonali, ecc.);
- interventi di riqualificazione idraulico-ambientale, ivi compresa la rimozione di sedimenti di scarsa qualità immediatamente a valle degli scarichi delle acque reflue urbane (impianti di depurazione, scolmatori di rete, scarichi di emergenza), utili al recupero della capacità autodepurativa dei corpi idrici (interventi di diversificazione dell’alveo e creazione di nuovi canali naturaliformi, interventi di diversificazione della morfologia delle sponde, interventi di allargamento di sezione e creazione di golene, interventi per il mantenimento di condizioni idonee allo sviluppo di habitat e specie);
- interventi di riqualificazione dei corpi idrici superficiali interessati da interferenze significative con il sistema di gestione delle acque reflue urbane come individuati dalla pianificazione regionale (separazione delle funzioni, rinaturalizzazione degli alvei e delle sponde finalizzati anche alla fitodepurazione, detombinamento, ecc.);
scale di risalita per fauna ittica sulle opere di presa.
L’area di interesse per l’applicazione di questi interventi è rappresentata dai corpi idrici superficiali su cui insistono opere del Servizio Idrico Integrato.
Destinatari dei contributi possono essere: i Comuni o le associazioni di Comuni, l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, i fornitori di acqua all’ingrosso, i Consorzi di bonifica, AIPO.
Gli aventi diritto dovranno presentare delle schede intervento, tenendo conto che saranno ammesse al contributo le seguenti spese:
• costi di realizzazione delle opere;
• spese generali, amministrative e tecniche per la progettazione, direzione lavori e collaudi per un massimo del 2% della spesa ammissibile se realizzati dall’amministrazione (D.lgs. 163/2006) ovvero nel limite del 10% se affidate all’esterno.
Presso l’Agenzia è stato costituito un comitato tecnico formato da rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, ATERSIR e ANCI che provvederà all’individuazione delle azioni su cui focalizzare la priorità di intervento e alla valutazione dei Programmi degli interventi presentati al fine di definire una graduatoria e dovrà svolgere una specifica attività di monitoraggio dell’attuazione delle attività.
A breve ATERSIR renderà disponibile l’avviso in cui saranno indicati tempi e modi per la presentazione delle schede. Contestualmente sarà organizzato anche un webinar informativo che sarà registrato e messo a disposizione sul canale YouTube dell’Agenzia.
Ultimo aggiornamento
17/07/2025, 08:14