La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Arpae, ha pubblicato i dati riferiti al 2023 sulla raccolta differenziata (RD) dei rifiuti. In Emilia-Romagna, la raccolta differenziata dei rifiuti continua a crescere: nel 2023 ha raggiunto il 77,2%, con un +3,2% rispetto all’anno precedente (2022).
In particolare tra i capoluoghi di provincia il risultato migliore è stato raggiunto da Ferrara, con l’87,9% di rifiuti differenziati, seguito da Reggio Emilia (83,9%), Forlì (81,9%), Parma (80,9%), Ravenna (76,0%), Modena (73,4%), Bologna (72,9%), Piacenza (71,3%) e Rimini (65,8%).
A livello di territorio provinciale Reggio Emilia raggiunge l’83,3% (+1%) di raccolta differenziata; Forlì-Cesena l’81,7% (+5,0%), Parma il 79,6% (+0,3% rispetto al 2022). Seguono Modena, con il 78,7% (+6,2%), Ravenna con il 78,3% (+7,8%), mentre Ferrara rimane sostanzialmente stabile al 77,2% (+0,1% rispetto al 2022). Bologna raggiunge il 73,6% (+4,3%), Piacenza il 73% (+0,6%) e Rimini il 68,8% (+0,6%).
Per le province di Modena e Bologna nelle quali dal 1 gennaio 2022 ha preso il via il nuovo affidamento ATERSIR, a seguito di gara europea, si registrano segnali di miglioramento del tasso di RD nell’ambito di un progetto di trasformazioni avviato da poco; in particolare Bologna con il suo +4,3% e Modena con +6,2%, dopo solo due anni dal nuovo contratto, seguono la tendenza di crescita graduale della performance di RD. Anche per Parma e Piacenza, il nuovo affidamento ATERSIR, operativo dal 1 gennaio 2023, sta iniziando a dare i primi segnali positivi, partendo peraltro da percentuali, in particolare per la provincia di Parma, già molto alte.
Da sottolineare anche il risultato raggiunto da 143 comuni che hanno toccato o sono andati oltre l’80% di raccolta differenziata e 34 che hanno oltrepassato la soglia del 90%.
Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite separatamente, nel 2023 in regione la percentuale maggiore di differenziata ha riguardato la frazione organica (36,7%); a seguire la carta (18,7%), il vetro (9,1%), il legno (8,5%), la plastica (8,0%) e i rifiuti ingombranti (4,5%).
In questo importante percorso verso un’economia circolare sempre più presente nella vita dei cittadini e delle istituzioni della nostra regione è fondamentale citare i 60 progetti del PNRR per oltre 42 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e di ammodernamento di impianti esistenti, finanziati ad ATERSIR; a cui si aggiungono altri 5 interventi riguardanti il trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di PAD, fanghi di acque reflue e rifiuti di pelletteria e tessili per ulteriori 27 milioni di euro, sempre finanziati all’Agenzia.
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